Mi chiamo Maria Serena Colombo e sono la fondatrice di Maseco Jewels, brand di gioielli di manifattura artigianale nato nel 2020. Negli special “Inside the gem” scopriremo insieme quali sono le gemme dedicate al mese corrente, con la loro provenienza, la storia e le curiosità su ognuna di esse.

LA GEMMA DEL MESE DI MAGGIO È LO SMERALDO

 

 

Lo smeraldo è, senza dubbio, una delle gemme più amate dopo il diamante, anzi, forse è la più amata! Il suo meraviglioso colore, verde brillante, non lascia indifferente chi lo guarda: una nuance che fa subito pensare alla natura, al verde di prati e foreste, alle acque di laghi e lagune e ti fa avvertire il potere rilassante della natura stessa e della gioia che ci regala.

 

Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, scrisse di questa pietra: “Non c’è veramente alcun’altra pietra il cui colore dia gioia e refrigerio all’occhio come questa, poiché non esiste alcun verde più intenso del suo colore”; per questo motivo era ritenuta una cura per gli occhi malati.

 

Il nome deriva dal latino smaragdus, proveniente dal greco σμάραγδος (smàragdos), dal caldeo “samorat”, ma è di origine semitica “izmargad (baraqt)” o sanscrita “maragata”, ed entrambe hanno il significato di “pietra verde” o ancora di “barag”, ossia lampeggiare. In persiano, invece, smeraldo significa “cuore di pietra”.

 

Lo smeraldo è un’altra varietà del berillo (in greco antico “beryllos” significa pietra verde-blu, vedi l’acquamarina del mese di marzo) e l’intenso colore verde è dovuto dalla presenza di cromo, vanadio e ferro, le cui quantità e proporzioni determinano i vari gradi di sfumature bluastre, brune, grigiastre e giallognole. Se non si rileva presenza di cromo, la gemma è chiamata berillo verde.

VALUTARE UNO SMERALDO: LE 4 C

 

 

Gli smeraldi sono graduati usando i parametri basilari, ovvero (come per i diamanti) le “4 C”: color, clarity, cut and carat weight (colore, purezza, taglio e peso). L’aspetto più importante di uno smeraldo è il colore, seguito dalla trasparenza (o purezza). Un buon esemplare di questa gemma. deve avere una brillante tonalità di verde, ma anche un elevato grado di trasparenza.

 

Gli esemplari di smeraldo perfettamente trasparenti, però, sono molto rari. Il motivo principale è che la caratteristica che rende più peculiari queste gemme è proprio quella di avere inclusioni – ovvero imperfezioni – e le sottili fratture interne, che gli esperti chiamano “jardin”: come in un giardino, le macchie di colore sono proporzionate alla sua estensione; ma le inclusioni non devono occupare l’intera pietra, altrimenti lo smeraldo perde di valore.

 

Queste “macchie di bellezza” sono dovute alla formazione della gemma all’interno di rocce metamorfiche.

 

Diversamente dai diamanti, dove la trasparenza è misurata usando una lente con ingrandimento 10x, negli smeraldi essa si misura ad occhio nudo: se una gemma non ha crepe visibili ad occhio nudo è considerata impeccabile.

 

Molti smeraldi, come altri tipi di gemme, possono subire un trattamento chiamato “infiltrazione” che consiste nel far penetrare olio o altri liquidi oleosi (resine) in piccole cavità o fratture utilizzando, in sottovuoto, delle medie pressioni. In questo modo, le gemme risultano più omogenee e trasparenti. Questo procedimento è riconosciuto dagli esperti e deve essere specificato nel certificato del laboratorio di gemmologia che ha esaminato la gemma.

 

Gli aggettivi che descrivono la luce e la brillantezza di uno smeraldo sono tre: “setoso”, “caldo” e “splendente”, caratteristiche che influiscono in modo determinante su colore, purezza e taglio.

 

La qualità del taglio è molto importante: un tagliatore esperto è in grado di collocare il “jardin”(le inclusioni) in un punto che non rovinerà la bellezza della gemma.

 

Il tipico “taglio smeraldo”, quello con i gradini equidistanti, è stato ideato appositamente per prevenire rotture causate da urti (in quanto i quattro vertici della cintura rettangolare hanno corti spigoli) e accentuano, così, la brillantezza serica della gemma. Le pietre più chiare e limpide sono anche tagliate a brillante, mentre le pietre opache sono adatte al taglio cabochon.

Si possono trovare anche gemme incise con maestria ( in genere fiori o foglie).

 

La durezza dello smeraldo sulla scala di Mohs è pari a 7,5/8, inferiore a zaffiro, rubino e diamante. Le sue naturali inclusioni rendono la pietra più delicata, sia superficialmente che strutturalmente, quindi sono sconsigliati shock termici e lavaggi con ultrasuoni o con spazzole anche solo leggermente abrasive.

GIACIMENTI DI SMERALDI

 

I più antichi giacimenti di smeraldi sono quelli egiziani, vicino alla costa del Mar Rosso nell’Alto Egitto. Qui, le miniere di smeraldo, che erano attive probabilmente già verso il 3500 a.C., furono riscoperte soltanto nel 1816 dal mineralogista francese Frédéric Cailliaud.

 

Le miniere di smeraldi e dei monti Urali, in Russia, furono scoperte solo nel 1830 e si trovano nei pressi di Ekaterinburg, dove si trovano anche gemme di acquamarina, così come in Egitto.

 

I giacimenti di smeraldi dell’America meridionale si conobbero nel ‘500: i principali, e tuttora produttivi, giacimenti sono quelli della Colombia e del Brasile negli Stati di Goias e Minas Gerais.

La miniera di smeraldi più grande al mondo è attualmente quella di Santa Terezina nel Goias, dove l’estrazione avviene a cielo aperto.

 

Uno dei motivi che portò i Conquistadores spagnoli alla scoperta dei giacimenti di smeraldi nel Sud America fu l’affascinante mito di El Dorado, abbreviazione spagnola di ‘El indio Dorado’, luogo leggendario in cui vi sarebbero immense quantità di oro e pietre preziose.

 

La roccia madre dei cristalli di smeraldo è uno scisto, una roccia metamorfica tendente a sfaldarsi, risultato della trasformazione di argilla sottoposta ad alte pressioni e temperature.

 

Gli smeraldi considerati più nobili e pregiati provengono dalla Colombia: dalle miniere di Muzo (800m), Chivor (1850m), LaPita, Cunas; qui possiamo davvero trovare gli smeraldi più grandi e belli del mondo. Queste miniere si trovano in una valle sotto le Ande e vi si possono trovare gemme di grande bellezza e di un verde incredibilmente intenso, dovuto dall’unione degli ossidi di cromo e ferro con l’alta pressione.

 

In Zambia, nel 1931, fu scoperto il secondo più grande giacimento mondiale di smeraldi, conosciuto anche per l’alta qualità delle gemme (ma non come le colombiane). Altri giacimenti si trovano in Afghanistan, Brasile, Pakistan, Zimbabwe e, come già accennato, in Russia.

GLI EGIZI E CLEOPATRA, LA REGINA DEGLI SMERALDI

 

Anche se ai tempi l’Egitto ai tempi deteneva quasi il monopolio degli smeraldi, esistevano altre realtà, altre importanti fonti estrattive. Secondo una leggenda, gli Smeraldi degli Sciiti, menzionati da Plinio nella “Historia Naturalis”, sarebbero venuti originariamente dagli Urali.

In Europa sono famosi dal medioevo i cristalli dell’Habachtal in Austria.

 

Cleopatra era famosa per i suoi smeraldi: indossava meravigliosi gioielli e omaggiava i suoi dignitari con grandi smeraldi incisi raffiguranti la sua immagine.

 

Per gli Egizi, gli smeraldi erano più di semplici gemme: erano potenti simboli patriottici, di orgoglio nazionale. Cleopatra era conscia di ciò e per questo, quando riuscì a consolidare il potere nel 47 a. C., rivendicò subito la ricchezza mineraria del paese.

 

Già nell’antico Egitto, lo smeraldo veniva collegato a fertilità, prosperità, immortalità, ringiovanimento e alla primavera. E non solo. Gli smeraldi sono anche simbolo di ricchezza, spiritualità e gentilezza, probabilmente perché sappiamo che hanno, da sempre, adornato tiare, corone e parure dei Reali di tutto il mondo.

SMERALDO: MITI E LEGGENDE

La bellissima gemma verde porta con sé tanti miti.

Tra di essi, si narra che Lucifero amasse indossare gemme di smeraldo e, durante il combattimento con l’Arcangelo Gabriele, una di queste si stacco’ dalla sua fronte, come se lo smeraldo stesso avesse preso distanza dal male. Dopodiché gli angeli raccolsero lo smeraldo caduto e ne ricavarono un calice: il famoso Sacro Graal.

Dalle saghe nordiche all’India, quando si narra di grotte, antri o spelonche che custodiscono questo tesoro, a guardia troviamo draghi, serpenti alati o grifoni.

Spostandosi invece in Egitto, terra di smeraldi per antonomasia, la leggenda vuole che “le miniere di Cleopatra” rivestite d’oro e smeraldi fossero sorvegliate da guardiani con grandi artigli, e solo chi fosse in grado di parlare con gli spiriti e le anime dei morti potesse arrischiarsi a prelevarli dal loro luogo di origine.

Quindi, come abbiamo potuto appurare da questi interessanti miti, oltre che simbolo di ricchezza, spiritualità e gentilezza, lo smeraldo è anche la gemma che sconfigge il male ed il suo colore è, altresì, sinonimo di primavera, rinascita, speranza.

Smeraldo significa anche bellezza, onore, bontà e fedeltà; ed è proprio per queste ultime due qualità che questa gemma può essere regalata come anello di fidanzamento. Nel credo popolare, se viene regalato uno smeraldo alla futura sposa e la sposa tradisce il futuro marito, la gemma regalata si sgretola in mille frammenti.

Nella cultura buddista, invece, la gemma verde brillante è considerata una dei “sette tesori” (i 7 valori spirituali vengono abbinati alle pietre) e rappresenta la saggezza.

In cristalloterapia, si crede che lo smeraldo abbia un effetto calmante su chi lo porta o lo tenga nell’ambiente in cui vive, rinsaldi i legami di amore ed amicizia con partner e familiari.

E’ considerata anche gemma spirituale, pietra delle emozioni: favorisce il contatto interiore con l’Io più profondo e aiuta ad acquisire uno spirito positivo a chi la indossa.Inoltre, rappresenta l’amore incondizionato tra coppie e nella famiglia.

GLI SMERALDI PIU’ BELLI DELLA STORIA

Nella storia vi sono esemplari davvero magnifici di gioielli con smeraldi, molti anche nell’epoca moderna e contemporanea.

Uno dei più famosi è sicuramente lo smeraldo a goccia di Caterina la Grande, la cui storia parte con l’Imperatrice e continua fino ai giorni nostri attraverso guerre, fughe, cambi diPaesi e continenti e, in ultimo, persino di forma: pensate che lo smeraldo, in origine, era il pendente rettangolare di un collier mentre ora è a goccia.

Lo smeraldo in questione venne tagliato in questa forma da Cartier nel 1947 su suggerimento del famoso commerciante Raphael Esmerian e da 107 carati scese a 75. La collana di diamanti su cui è ora montato non apparteneva all’imperatrice, ma alla famiglia Whitney.

Il gioiello sopracitato è stato battuto all’asta da Christie’s a Ginevra nel maggio 2019 per 4,3 milioni di dollari.

La tiara di Katharina Henckel von Donnersmarck, di una magnificenza e bellezza estreme, le fu regalata dal facoltoso marito (principe, proprietario terriero e industriale) Guido Henckel von Donnersmarck ed è adorna di smeraldi per 500 carati e diamanti Shizuka per 101,27 carati.

La tiara è stata battuta all’asta, l’ultima volta, da Sotheby’s nel 2011 per 12,7 milioni di dollari.

Edoardo VIII duca di Windsor regalò alla sua amata Wallis Simpson un bellissimo bracciale Cartier in diamanti bianchi e neri, smeraldi, rubini e zaffiri per un valore di 12,4 milioni di dollari.

La collana Art Decò della ballerina di flamenco andalusa Anita Delgado, che sposò il Maharaja di Kapurthala nel 1908, è composta da smeraldi, diamanti e cristalli ed è stato il pezzo più importante che Christie’s a Londra abbia mai battuto, con il valore 1 milione di sterline.

La principessa Anita possedeva molti altri magnifici gioielli con smeraldi.

Anche l’amatissima ed elegantissima Lady D – Lady Diana Spencer – indossò un gioiello storico con purissimi diamanti e  smeraldi: un chocker appartenuto alla regina Mary e avuto in dono dalla regina Elisabetta II, che la principessa Diana reinterpretò, integrando tradizione e regalità nel mondo moderno, indossandolo anche come fascia sulla fronte.

Il collier di smeraldi e diamanti dell’ultima regina d’Italia Maria Josè è opera della creatività di Van Cleef & Arpels. Alla morte della Regina, nel 2001, i numerosi e preziosissimi gioielli vengono ereditati dalla figlia, la principessa Maria Gabriella; e saranno messi all’asta da Christie’s a Londra nel 2007 per far fronte al pagamento delle tasse di successione.

L’icona del cinema hollywoodiano Liz Taylor possedeva numerosi e grandi smeraldi, regali del marito Richard Burton; come la parure di Bulgari che le regalò durante le riprese di “Cleopatra”: quel gioiello è una creazione unica, insuperabile per ricchezza delle gemme ed originalità delle forme. Il capolavoro era formato da sedici smeraldi colombiani ottagonali con taglio a gradino tutti circondati da diamanti a pera. La parure è stata battuta all’asta nel 2011 da Christie’s a Ginevra per 6,1 milioni di dollari.

Agli Academy Awards 2009, Angelina Jolie, indossò un paio di orecchini con smeraldi a goccia di Lorraine Schwartz: gemme purissime di ragguardevole dimensione (115 carati) del valore di 2,5 milioni di dollari in nuance con gli occhi dell’attrice.

Anche l’attrice italiana Monica Bellucci nel 2019 ha sfoggiato una creazione Cartier che si può definire una scultura vista la maestosità; un manufatto che è una vera opera d’arte: una collana con diamanti e smeraldi che raffigura un coccodrillo.

E, infine, come non citare la recentissima apparizione sul red carpet dei premi Oscars 2021 di Laura Pausini che, per rifinire l’elegante abito Haute Couture di Valentino in gazar di seta e lana double nero profondo, ha indossato i preziosi orecchini Green Dream di Bulgari della collezione Barocko di Alta gioielleria. I notevoli e tridimensionali smeraldi colombiani hanno catturato subito l’attenzione di tutti, e sono enfatizzati da un fine decoro sovrastante incastonato da sfavillanti diamanti. L’abito total black dalla linea semplice, ed il dettaglio luminoso bianco e verde degli orecchini che richiamano uno stile antico, ha reso l’outfit, a mio parere, il più elegante della serata.

MASECO JEWELS: LA PERFETTA IMPERFEZIONE DEL FATTO A MANO

 

Le gemme perfette sono un dono, chi non le sceglierebbe, ma sapete cosa? Amo ancora di più le imperfezioni create da madre natura. Perchè non apprezzarle? Perchè scartare una gemma se non è limpida e trasparente?

Tra le idee di Maseco Jewels c’è proprio quella di dare nuova vita, un valore speciale a queste gemme, che io chiamo le “perfette imperfezioni della natura”. Le gemme sono un po’ come le persone: alcune sono esteticamente bellissime e quasi prive di difetti, mentre altre ne hanno di più, ma in ognuno di noi c’è un mondo da scoprire e, sì, c’è bellezza.

Ed è anche il fascino dell’imperfezione a rendere ogni gioiello UNICO, non credete?

Imparando ad apprezzare i “jardin” degli smeraldi e le imperfezioni in qualsivoglia gemma, inoltre, rispetteremo di più anche il lavoro delle persone che hanno contribuito affinché quella gemma arrivasse nelle nostre mani.

Riempiamoci gli occhi di bellezza e ammirazione per ciò che i maestri gioiellieri possono creare con questi doni della natura, ma non dimentichiamoci da dove e da chi è partita la filiera che ha portato alla realizzazione di questi capolavori.