Mi chiamo Maria Serena Colombo e sono la fondatrice di Maseco Jewels, brand di gioielli di manifattura artigianale nato nel 2020.
Negli special “Inside the Gem” scopriremo insieme quali sono le gemme del mese corrente: la loro storia, provenienza e tutte le curiosità su ognuna di esse.
Il nome della pietra di nascita associata a Marzo, l’acquamarina, richiama immediatamente qualcosa di sognante, rilassante ed etereo, così come il colore di questa bellissima gemma: l’azzurro in tutte le sue sfumature. Il suo nome deriva dal latino “aqua marinus”, che significa “acqua del mare” e si riferisce al suo scintillante colore oceanico.
L’acquamarina appartiene alla famiglia dei Berilli (dal greco antico “beryllos”: gemma verde-blu), chiamata anche “madre delle gemme” per le sue varietà pregiate.Oltre al blu dell’Acquamarina, troviamo anche i berilli rossi della Bixbite, i verdi dello Smeraldo, i bianchi della Goshenite, i gialli dell´Eliodoro e i rosa della Morganite.
Il colore dell’acquamarina è dato dalla presenza di tracce di ferro: la concentrazione più o meno alta di questo elemento danno luogo a una meravigliosa gamma di delicate tonalità pastello, a volte con sprazzi di verde.
L’acquamarina si trova nelle venature di Pegmatiti (rocce della famiglia del granito), nelle rocce metamorfiche e sotto forma di deposito minerale nei sedimenti fluviali. La sua durezza sulla scala di Mohs – criterio per la valutazione della durezza dei materiali -.è di 7,5/8: il che significa che resiste alle scalfitture ma teme gli urti; non necessita di particolari operazioni di manutenzione e può essere pulita con vapore o acqua tiepida e detergenti non aggressivi.
Le gemme considerate più preziose sono quelle di un azzurro profondo che, osservate da diverse direzioni, presentano varie sfumature di colore. I cristalli esagonali che compongono la gemma, la tipica forma dei berilli, si trova spesso in grandi cristalli con una estremità in forma di prisma a sei facce emergente dalla roccia.
L´acquamarina è una gemma del tipo 1: ad occhio nudo non dovrebbe essere visibile alcuna inclusione – ovvero segni distintivi di una pietra preziosa che possono essere superficiali o interni – ad una distanza di 15 cm. Questa sua caratteristica la rende, come si dice, di “buona qualità” perché non presenta, appunto, inclusioni visibili ad occhio nudo.
Gli esemplari più preziosi di acquamarina si estraevano intorno al 1830 nelle zone brasiliane di Minas Gerais e nei monti Urali, che attraversano la Russia.
Il Brasile è ancora uno degli esportatori maggiori al mondo per questa gemma, ed attualmente anche Paesi africani come Nigeria, Madagascar, Mozambico e Zambia estraggono importanti e pregevoli quantitativi della gemma azzurra.
Nella fattispecie, le qualità più pregiate di acquamarina sono i Bauchi dalla Nigeria, la Santo Domingo in Brasile, la Boca Rica e la famosa Santa Maria di Itabira, dal nome della miniera da cui si estrae.
L’esemplare estratto più noto al mondo di questo cristallo è chiamato “Dom Pedro”.
Questo incredibile cristallo, da 10.363 carati, pesa ben 26 kg e, fino ad oggi, detiene il record per il più grande pezzo di pietra acquamarina mai tagliato.
Il “Dom Pedro” è uno dei pezzi che fa parte dell’acquamarina originale, che fu scoperta da tre minatori brasiliani a Pedra Azul in Brasile alla fine degli anni ’80: il pezzo che ritrovarono era lungo, pensate, un metro ma cadde accidentalmente, ed è così che una delle parti, la maggiore, fu chiamata come sopracitato.
L’ACQUAMARINA NELLA MITOLOGIA E NELLA CRISTALLOTERAPIA
Nella mitologia dei vari popoli, l’acquamarina è a volte la pietra della Dea del mare, a volte del Dio del mare ed altre volte ancora veniva anche identificata come il Tesoro delle sirene.
Grazie al suo colore delicato e rasserenante, l’acquamarina porta con sé miti e leggende per cui, avrebbe infatti calmato le ire di Poseidone, Dio del mare, (Nettuno per gli Antichi Romani). Inoltre, si narra che i marinai lanciassero amuleti di acquamarina in mare durante le tempeste per ingraziarsi il suddetto Dio e per evitare che la sua irritabilità provocasse terremoti e naufragi.
Il naturalista latino Plinio testimonia che le gemme acquamarina considerate migliori e più pregiate erano quelle che, immerse nel mare, non si distinguevano dal colore dell’acqua.
La bellissima gemma color mare è utilizzata in cristalloterapia per armonizzare il quinto chakra, overo il chakra della gola, e lavora molto sui sentimenti.
Si consiglia di indossare un ciondolo di acquamarina all’altezza del cuore per portare chiarezza nei vostri sentimenti, ridurre rabbia ed amplificare empatia e compassione.
Oltre a tutto ciò, essa aiuta anche per superare le paure, lo sconforto e promuovere l’amore e l’altruismo; è una gemma che aiuta molto anche a superare traumi emotivi, fisici e spirituali e, al contempo, pare che abbia un influsso positivo sulla perspicacia e sulla saggezza.
Inoltre, si pensa che regalare un ciondolo della preziosa gemma azzurra possa sostenere ed aiutare chi deve imparare a nuotare.
L’elemento collegato a questa gemma, ovviamente, è l‘acqua e per questo viene associata anche alle emozioni, alla femminilità, alla guarigione, alla riconciliazione, ai sogni, alla sensitività, alla pace e al sonno.
Indossando un gioiello di acquamarina si avverte un senso di calma ed una capacità di dominare le tempeste emotive che a volte ci coinvolgono, infondendo fiducia, serenità ed aiuta a stabilizzare i rapporti matrimoniali.
Durante il Rinascimento, indossare un gioiello della famosa gemma azzurra era ritenuto il regalo migliore per una sposa nel giorno del matrimonio, in quanto era simbolo dell’amore felice e avrebbe aiutato la sposa a distinguere il vero dal falso. Quindi, se non avete idee per regali da fare ad una vostra amica in procinto di sposarsi, perché non una collana, un ciondolo, degli orecchini, un braccialetto acquamarina? È l’augurio migliore che potrete farle!
Vi saluto con una chicca: oltre ad essermi fatta i capelli viola (come il colore dell’ametista, che potete vedere nel precedente articolo di Inside The Gem), tra le mie varie “pazzie” in passato ho optato anche per l’azzurro!
Colorare la vita fa sempre bene, ancora di più se con un gioiello