Mi chiamo Maria Serena Colombo,
ma fino ad un paio di anni fa il nome Maria non l’ho mai usato: ci sono persone che mi conoscono da sempre e ignorano che io abbia due nomi all’anagrafe. Poi qualcosa è cambiato nella mia vita lavorativa: ho deciso che, dopo decenni passati a lavorare su gioielli di altri brand, ne avrei creato uno tutto mio.
Da piccola e da adolescente mi piaceva leggere e mi piaceva approfondire ciò che leggevo. La mia materia preferita a scuola era lettere: ho adorato leggere ed analizzare ogni personaggio dei Promessi Sposi di Manzoni! Amavo anche il disegno e tutto ciò che riguardava l’arte, quindi dentro di me sapevo che, nella vita, avrei seguito un percorso umanistico o artistico.
Sempre in quegli anni, però, mi accorsi di essere altrettanto affascinata dalla fotografia, che è rimasto il mio hobby preferito, ma soprattutto da ciò che può uscire dalle mani ‘sporche’ di un gioielliere, ed è così che decisi di intraprendere quest’ultimo cammino.
Ora, a distanza di quarant’anni, dopo aver elaborato il rimpianto di non essere diventata scrittrice o pittrice, sono felice di aver imparato un mestiere, un’arte manuale, che mi ha insegnato ad avere rispetto per qualsiasi tipo di lavoro artigianale. Perché il valore di un lavoro di questo tipo è qualcosa di speciale, che non va mai dimenticato, che va sempre tramandato per far comprendere a pieno la sua magia, ma anche l’enorme impegno e devozione che vi sono dietro.
Grazie ad un prestigioso corso professionale per orafi, ho acquisito le basi del mestiere e ho avuto accesso alla conoscenza delle tre tecniche principali usate in gioielleria: oreficeria, cesello, incisione. Era frustrante l’idea di essere circondata da persone a cui non interessava per nulla l’apprendimento di quel poco che c’era di didattica extra-laboratorio, che a me invece entusiasmava, ma tutto ciò ha contribuito alla mia formazione come persona.
Dopo la scuola non è stato facile trovare un artigiano che mi insegnasse l’arte dell’incisione, quella che avevo scelto di perseguire e anche se adesso ho più di quarant’anni d’esperienza, c’è sempre da imparare e migliorare! Dopo tutto è sempre così con i mestieri artistici, si ha proprio la necessità di cercare costantemente di affinare la propria tecnica.
La prima abilità che mi è stata insegnata fu la calligrafia; il primo carattere imparato fu il corsivo inglese, che è tutt’oggi usato nell’incisione interna delle fedi matrimoniali.
Ad oggi, pantografo e laser la fanno da padrone, ma una scritta a laser è imparagonabile con una incisa a bulino, lettera dopo lettera, con le linee che da sottili si ispessiscono per poi assottigliarsi di nuovo, creando eleganza e armonia, tracciando linee che, magari nelle loro piccole imperfezioni, raccontano del tempo impiegato ad apprendere l’abilità.
Con il tempo, ascoltando e mettendo in pratica gli insegnamenti di più artigiani incontrati lungo il mio percorso lavorativo e personale, ho appreso tecniche come: satinatura, telatura, modellatura, intaglio, graffitura, tremblè.
La conoscenza e l’abilità in queste tecniche mi hanno portato ad unirmi ai fornitori della casa di alta gioielleria Buccellati, dove le tecniche incisorie sono la caratteristica fondamentale delle creazioni, uniche nel loro settore. In Buccellati, ogni pezzo viene sottoposto ad alti standard di controllo qualità, ed è per questo motivo che far parte dei loro fornitori come incisore ha sempre costituito una nota di merito.
Ma si sa, la vita è una giostra di emozioni e non è tutto rose e fiori. Nel 2018, un anno faticoso e pieno di dubbi ed incertezze, ho deciso che qualcosa doveva cambiare; sentivo di poter fare di più che rifinire pezzi creati da altri.
Ho ascoltato me stessa e seguito il mio istinto, che “in genere non sbaglia”: ho cominciato a mettere su carta qualche idea, ho acquistato piccole gemme ed ho fuso i miei orecchini anni ’80 per trasformarli in ciò che sarebbe diventato il nuovo progetto; li ho reinventati così come ho reinventato la mia carriera professionale.
Ed è così che il mio sogno ha iniziato a prendere forma.
Con le mie creazioni voglio diffondere la conoscenza della mia arte, quella dell’incisione a bulino; e sensibilizzare le persone affinchè i valori del “fatto a mano” non si perdano nel marasma della globalizzazione.
Per deformazione professionale (lavoro su oggetti molto piccoli), ho l’abitudine di osservare i dettagli, i più disparati, e credo fermamente che la cura di essi sia determinante per il risultato armonico dell’insieme, di qualunque materia si tratti. Per questo motivo, affermo che la bellezza si trova nel dettaglio e ancora di più se questo dettaglio ha in sé l’imperfezione di un lavoro artigianale, ovvero la mano, la mente e il cuore della persona che lo ha prodotto.
Cercando un nome per il marchio, ho preso in considerazione l’uso del mio primo nome, quel nome che nessuno sapeva che avessi.
Così è nato “MASECO”
Dall’unione della prima sillaba dei miei nomi: MAria SErena COlombo.
La creazione del mio brand, oltre alla grande soddisfazione personale, mi ha fatto riscoprire me stessa. E ritrovarsi dopo i 50 anni ha il sapore di una grande, grande rivincita.
Nel mio blog vi racconterò, da una parte, i gioielli attraverso la storia e, dall’altra, l’uso contemporaneo degli stessi legato alla moda e alla tendenze del momento, con suggerimenti e consigli.